Abbiamo deciso di formalizzare e rendere pubblica la nostra politica relativa alla cura ed alla protezione dei nostri “uffici virtuali”.
Per farlo abbiamo raccolto una serie di buone pratiche condivise che, quotidianamente, possiamo adottare, come designer e non solo, per rispettare l’ambiente e ridurre l’impatto delle nostre attività.
Questa raccolta è il risultato del lavoro di ricerca ed elaborazione di Francesco e Anna (rif: Buone pratiche per un design(er) più green)
Peso delle immagini
Le immagini, insieme ai video, a generare una quantità di traffico che molto spesso è inutile. Assicuriamoci, quindi, di utilizzare un tool offline che ottimizza il peso delle immagini e usiamolo prima di caricarle online.
In questo modo riduciamo la quantità di traffico e allo stesso tempo rendiamo il lavoro smart più agevole.
Se possibile, preferiamo formati vettoriali (SVG) a quelli raster in modo da avere risorse scalabili e ottimizzate.
Video on demand e in locale
Se la piattaforma lo permette, valutiamo di scaricare i contenuti in locale o di usare la modalità offline per evitare buffering inutile. E permettiamo sempre ai nostri utenti di decidere se e quanto riprodurre un contenuto multimediale, sia esso un video o un audio, e di caricarlo on demand o con tecniche di progressive loading.
Colori a risparmio energetico
Se possibile, e se la fase della progettazione lo permette, utilizziamo una palette a basso impatto energetico.
Se disponibile e non la troviamo fastidiosa alla vista, abilitiamo la dark mode lato software o lato sistema operativo.
Font di sistema
Una scelta del genere ci permette di ridurre la quantità di traffico e aiuta chi non riesce a lavorare su un nostro file perchè gli manca sempre un pezzo, in particolare quando realizziamo dei wireframe o lavoriamo su progetti WIP.
Aggiornamento software
Con le dovute precauzioni, cerchiamo di tenere i software sempre aggiornati. Gli aggiornamenti spesso coincidono con miglioramenti di performance o rimpiazzo di tecnologie obsolete.
Economia circolare per i device
Non sempre è necessario acquistare gli ultimi modelli di device, ma se proprio lo è:
- Chiediamo in azienda o tra i colleghi se qualcuno ha quello che ci serve;
- Proviamo ad acquistare da realtà che adottano modelli di economia circolare;
- Assicuriamoci che lo smaltimento sia effettuato correttamente;
- Valutiamo di donare il nostro vecchio device ad un’associazione no profit o qualcun* a cui può tornare utile.
Risparmio energetico
Teniamo accesi i device solo quando necessario: utilizziamo ciabatte e/o prese smart e con app che ci forniscono statistiche su consumi e utilizzo.
Valutiamo di usare un fornitore di energia green.
Strumenti digitali per l’apprendimento
Mai smettere di formarsi e possiamo fare la differenza se scegliamo supporti digitali (es. ebook) e se valutiamo di seguire corsi online.
Dark pattern, accessibilità e inclusività
Ricordiamoci che progettiamo per tutt*: evitiamo l’uso di dark pattern, utilizziamo un linguaggio visivo e comunicativo inclusivo e riduciamo al massimo qualsiasi tipo di barriera.
Questo permetterà di ridurre gli sforzi cognitivi e di conseguenza anche energetici, necessari per utilizzare i nostri prodotti e servizi.
Compensa
Se possibile, cerchiamo di compensare l’impatto dovuto allo svolgimento della nostra professione.
Ci sono tanti modi che non pesano troppo sulle nostre tasche, dall’acquistare un albero al pagare un piccolo sovrapprezzo per compensare le emissioni generate dal mezzo di trasporto che abbiamo scelto per le nostre trasferte.
Modificato da Claudio Guerra 27/01/2023 - 14:10