Deliverables
Conosciamo moltissimi tool di design e li usiamo quotidianamente. Quando scegliamo un tool, decidiamo come personalizzarlo in modo che sia utile e funzionale al team, al cliente, al progetto.
Un tool può servire a informare le persone che dovranno usarlo, ad abilitare le decisioni, a consegnare qualcosa. Su queste basi, il team decide in autonomia quale modifiche apportare al tool che ha scelto, a che livello di fedeltà lavorare, che libertà di modifiche e condivisione usare, come manutenerlo ecc.
Raccogliamo qui alcuni deliverable che escono dai progetti, spiegando perché sono fatti così.
Se vuoi sapere che cos’è il tool che stai cercando e come si usa in generale, puoi trovare ampie bibliografie in rete.
Se vuoi sapere come usiamo i tool in Tangible, li trovi qui.
Se non vedi un deliverable, vuol dire che non esiste nel Playbook e quindi forse puoi aggiungerlo tu.
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Linee guida per scrivere un deliverable
- è un contenuto che puoi scrivere in 10 minuti
- è qualcosa che hai realizzato davvero per un progetto;
- è un contenuto che racconteresti volentieri a un/una collega, per spiegare come hai fatto;
- descrive qualcosa di finito, non di perfetto;
- contiene:
- i link per vederlo,
- informazioni sul periodo in cui è stato realizzato,
- i nomi delle persone che saprebbero dare informazioni a riguardo;
- indicazioni su quanto tempo occorre per prepararlo;
- il titolo non contiene il nome del cliente, ma solo il tipo di prodotto o servizio o ambito/mercato per cui è stato realizzato;
- è assegnato alla categoria “deliverable”;
- è associato al Cliente scrivendo il suo nome nei tag;
- è pubblicato come pagina privata.
Modificato da ila 29/07/2024 - 15:05